I luoghi e le situazioni di grave emergenza sono molti, a livello planetario. Noi dobbiamo misurarci con le nostre (poche) forze, con l’intento di fare del bene e di farlo bene.
L’Africa è uno dei luoghi della terra dove la sofferenza umana raggiunge la sua massima intensità. In alcune zone dell’Africa quando una giovane mamma muore, seppelliscono con lei anche i suoi piccoli, perché non sopravvivrebbero e per un fatto legato a tradizioni tribali.
La scelta del Senegal è dovuta all’incontro, che qui si verifica, tra persone e tra popoli, un incontro che trascende la semplice convivialità e che si incarna in una condivisione profonda di valori civili e religiosi. Ciò si è anche concretizzato nell’ incontro tra il Console Generale del Senegal a Milano, Musulmano, ed il coordinatore e fondatore di questa iniziativa, Cristiano.
Costruire in Senegal e per di più lontano più di 130 km dalla capitale Dakar, presenta varie difficoltà: caldo torrido, piogge insistenti e umidità elevata, disponibilità di materiali diversi dai nostri, nonché vento che alza polvere e sabbia ovunque, capace di penetrare in ogni luogo.
Occorre precisare che i macchinari occorrenti per l’edilizia quali: betoniere, gru, pompe per getto di calcestruzzo, impastatori, escavatori, sono rarissimi. Inoltre il loro noleggio costa molto caro, come anche i trasporti via camion.